11/12/2018
Nuovo impulso alla mobilità sostenibile nel settore del trasporto merci pesanti e voluminose grazie al gas naturale
Edison parte dal porto di Ravenna per avviare in Italia la prima catena logistica integrata GNL small scale.
Il gas naturale liquefatto sarà destinato principalmente al settore del trasporto merci pesanti e voluminose sia terrestre che marittimo.
Il primo deposito che entrerà in funzione nel 2021 avrà come obiettivo quello di favorire un ulteriore sviluppo della mobilità sostenibile attraverso il gas naturale al fine di raggiungere una consistente riduzione di CO2 e di polveri sottili come richiesto dall’Europa.
La sua capacità di stoccaggio sarà di 20.000 metri cubi di GNL e avrà una movimentazione annua di oltre un milione di metri cubi di gas liquido. Una quantità tale da rendere disponibile in Italia GNL per l’alimentazione di almeno 12.000 camion impiegati nel trasporto merci pesanti e voluminose e fino a 48 traghetti all’anno.
Molti dunque potranno beneficiare del nuovo combustibile a basso impatto ambientale anche nel nostro paese.
Così Marc Benayoun, AD di Edison commenta la nascita della Newco Depositi italiani di GNL (51% Pir, 49% Edison), che realizzerà il primo deposito a Ravanna:
“Siamo orgogliosi di annunciare questi accordi che consolidano il nostro ruolo di primo importatore in Italia di GNL” ha detto Marc Benayoun, AD di Edison. “Non solo garantiamo al Paese una nuova fonte di approvvigionamento di GNL creando una nuova infrastruttura, ma contribuiamo alla costruzione di un futuro di energia sostenibile permettendo il raggiungimento degli obiettivi della COP21”.
“E’ un mercato nuovo partito nel 2014 in Italia, ma solo con autobotti provenienti dalla Francia. Questo mercato per i camion adibiti al trasporto merci pesanti e voluminose sta decollando molto velocemente”, spiega Pierre Vergerio, executive vicepresident Gas Midstream Energy Management di Edison, e aggiunge: “Il nostro piano di sviluppo nel GNL small scale prevede la realizzazione di un sistema di depositi costieri, di cui l’impianto di Ravenna è solo il primo. Il nostro obiettivo è raggiungere il 25% del mercato italiano al 2030”.