15/06/2018
Con 230 milioni di spedizioni in Italia nel 2018 la logistica diventa il fattore critico di successo per l’e-commerce
Il problema delle spedizioni in Italia? Il traffico. Se l’e-commerce sta bene la logistica, infatti, sembra essere l’unico “collo di bottiglia” da eliminare per limitare lo smog, migliorare il futuro delle città e allo stesso tempo l’esperienza d’acquisto online.
E-commerce e spedizioni in Italia i dati dal Netcomm Forum
Secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano le spedizioni in Italia nel 2018 saranno circa 230 milioni e la crescita prevista dell’e-commerce sarà del 15% in più rispetto al 2017 con un valore assoluto di 27 miliardi di euro e una quota del 6,5% sul totale degli acquisti.
Questo il quadro emerso nel corso dell’ultimo Netcomm Forum attraverso i dati presentati dal Presidente Roberto Liscia, secondo i quali cresce l’acquisto di prodotti rispetto a quello di servizi con buone performance di Arredo (+44%), Food (+34%), Bellezza (+29%), Auto (+26%) ed Editoria (+25%) oltre che dei capofila abbigliamento e informatica.
Per gli esperti questa crescita sarà inarrestabile e richiederà presto di ripensare alle città con un intervento istituzionale. Così come renderà necessario risolvere alcune criticità attraverso investimenti sull’omnicanalità e modelli logistici alternativi, in grado di rivoluzionare soprattutto il sistema della logistica urbana dell’ultimo miglio, con particolare attenzione alla riduzione del traffico, alle emissioni nocive per l’ambiente e alla customer satisfaction.
Come spiega Alessandro Perego, Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico: “il 78% del mercato dei prodotti è appannaggio di imprese nate per operare online. L’82% dei prodotti si vende ancora nel negozio fisico. Importante riflettere e investire sull’omnicanalità, ovvero sulle strategie di vendita su più canali e, soprattutto, sulla loro cooperazione.”
E ancora: “Il fattore logistica, e in particolare la logistica ultimo miglio– afferma Perego – emerge sempre più come un formidabile fattore critico di successo, con molta sperimentazione su modelli alternativi e come un importante tema di complessiva sostenibilità dell’e-commerce”.
Distribuzione e spedizioni in Italia: come deve cambiare la logistica?
Nonostante gli acquirenti italiani siano mediamente soddisfatti delle spedizioni in Italia e degli attuali servizi logistici offerti dai merchant, secondo i sondaggi dell’Osservatorio, il futuro chiede migliori servizi di prossimità, maggiore velocità della consegna, costi più bassi o nulli e consegne attraverso droni e robot a favore di riduzione del traffico stradale e sviluppo ecosostenibile.
Ancora tra i servizi aggiuntivi alla consegna che i consumatori considerano più interessanti sono proprio quelli che permettono di ridurre i disagi insiti nella consegna a domicilio come la consegna al piano, la prenotazione della consegna in date e orari prestabiliti e punti di ritiro alternativi al domicilio.
In merito a quest’ultimo servizio secondo i sondaggi di Netcomm, il 76,4% dei pacchi viene ancora ritirato presso la propria abitazione e solo il 9% in punti di consegna alternativi.
Quindi se la consegna è l’elemento che maggiormente incide sulla soddisfazione complessiva dell’e-shopper, le modalità di ritiro avranno presto un peso decisamente maggiore rispetto all’attuale, considerando che è la logistica l’elemento cruciale per l’e-commerce in Italia.