Mobilità elettrica: come cambia la logistica ultimo miglio?
La logistica ultimo miglio sta attraversando un rapido processo di trasformazione, spinta dai progressi tecnologici e dalle crescenti aspettative dei consumatori.
Da un lato vediamo come il crescente utilizzo di veicoli elettrici e di imballaggi sostenibili sta rendendo il processo di consegna più rispettoso dell’ambiente, dall’altro stanno prendendo piede opzioni che privilegiano la flessibilità e la comodità per i clienti, come smart lockers e consegne personalizzate.
Mobilità elettrica e consegna ultimo miglio: a che punto siamo in Italia?
La proliferazione dell’e-commerce insieme agli obiettivi europei sempre più sfidanti per decarbonizzare il settore della logistica (a cui si richiede per i veicoli commerciali leggeri una riduzione di emissioni del 50% entro il 2030 e l’azzeramento completo entro il 2035, mentre per quelli pesanti una riduzione progressiva del 45% nel 2030, del 65% al 2035 e del 90% al 2040), negli ultimi anni, hanno richiesto all’Italia grandi sforzi normativi per frenare l’impatto sul clima derivante dal trasporto su strada. In particolare l’attenzione e le misure che le singole città stanno introducendo (green zone, area C, ZTL verdi, road pricing, road charging, etc.) per ridurre l’inquinamento atmosferico locale e i livelli di rumore e quindi migliorare la qualità della vita nei centri urbani, sta generando un significativo incremento di immatricolazioni di veicoli commerciali elettrici fino a 35 q.li. (circa 60% nel 2023).
Mobilità elettrica e logistica ultimo miglio: lo studio di Motus-E
Secondo lo studio sulla mobilità elettrica e logistica ultimo miglio di Motus-E, associazione impegnata a promuovere la cultura della mobilità a zero emissioni, e FIT Consulting, società specializzata nelle analisi e nei modelli di innovazione della mobilità, con un’adeguata politica incentivante seguita da investimenti, formazione, e sviluppo di nuovi modelli operativi sarebbe possibile immatricolare 2 veicoli elettrici su 3 destinati all’ultimo miglio già entro il 2030, anche in considerazione del fatto che oggi l’80% di questi mezzi viaggia in media meno di 70 km al giorno.
Nel nostro paese ciò che ha frenato fino ad ora gli operatori logistici nella transizione dal motore endotermico verso quello elettrico sono state infatti le paure generate dall’ipotetica scarsa autonomia dei veicoli, la mancanza di una rete di ricarica omogeneamente diffusa sul territorio, l’alto costo d’acquisto e alcune caratteristiche tecniche, come la capacità di carico, giudicate non soddisfacenti.
Oggi però, come propone l’analisi Motus-E, lo scenario potrebbe radicalmente cambiare con l’impulso di una politica di incentivi governativi rivolta alle piccole e medie imprese di trasporto merci in proprio o per conto terzi. Gli incentivi economici avrebbero infatti il potere virtuoso di abbattere le barriere economiche. Un fondo strutturale e una programmazione pluriennale che prevede per i veicoli elettrici sotto le 3,5 tonnellate, un incentivo all’acquisto pari al 20% della differenza di costo tra veicoli elettrici ed endotermici, oltre all’esenzione dal pedaggio autostradale e dalle tasse di immatricolazione e circolazione, nonché il supporto delle municipalità nella collocazione sul territorio di infrastrutture di ricarica, potrebbero innescare un effetto espansivo nel mercato e contribuire ad avviare una profonda ristrutturazione del settore della logistica ultimo miglio.
Nel mondo sempre più digitale e globalizzato in cui viviamo, le consegne “Last Mile” (o consegne Ultimo Miglio) stanno diventando una parte cruciale della catena di distribuzione. La fase finale di consegna, che implica il trasferimento di merci dal centro di distribuzione al cliente finale, ha un impatto significativo sulla soddisfazione del cliente e sulla redditività delle aziende. Elettrificarla con veicoli a 0 emissioni non solo è moralmente importante ed è una risposta alla grande sfida del settore dei trasporti, ma può anche aiutare le aziende a risparmiare denaro e a rispondere alle richieste dei clienti sempre più attenti all’ambiente.