31/08/2020
Processi sempre più digitalizzati e automatizzati per logistica e spedizioni
Dopo mesi di emergenza sanitaria caratterizzati da chiusure e limitazioni di molte attività anche logistica e spedizioni stanno affrontando una “nuova normalità” e se i tempi di consegna sono tornati quelli celeri di sempre, gli equilibri sono cambiati e la “fase 3” sta fornendo una spinta verso processi sempre più digitalizzati e automatizzati.
Logistica e spedizioni: verso supply chain più moderne
Il passaggio alla “nuova normalità” ha perturbato gli equilibri che fino ad oggi hanno tenuto in piedi il settore della logistica e spedizioni.
Aziende e magazzini si sono dovuti uniformare a nuove normative e a seguito del lockdown si sono ritrovati con un aumento di produzione e stoccaggio delle merci, problemi di dual sourcing, re-shoring e near-shoring.
L’aumento della domanda per effetto dell’e-commerce ha generato nuove necessità, tra cui maggiore flessibilità dei trasporti e delle reti di magazzino e il distanziamento sociale ha modificato il flusso di lavoro.
Basti pensare allo smart working per cui saranno sempre più necessari sistemi informatici affidabili e ai processi di magazzino che, dai punti di prelievo alle aree di imballaggio, andranno via via riorganizzati alla luce delle norme anti-Covid. Norme che impongono per la tutela dei lavoratori un numero limitato di presenze negli ambienti di lavoro, rigorose misure di distanziamento sociale, utilizzo di swipe card anziché di touch screen e aumento della rotazione dei turni per mantenere l’efficienza di picking e produttività nel settore logistica e spedizioni.
Per questi fattori la “nuova normalità” sta portando le aziende ad un ripensamento delle proprie catene di fornitura, ovvero all’organizzazione di supply chain più moderne, digitalizzate e resistenti.