30/01/2019
Urban Mobility, l’Ue lancia la rivoluzione elettrica
Si chiama Urban Mobility ed è il nuovo programma per la rivoluzione elettrica con cui l’Ue intende gestire logistica e traffico in modo intelligente e creare la nuova società del futuro.
Attraverso lo stanziamento di 80 milioni di euro per la promozione di progetti innovativi di mobilità sostenibile nelle aree metropolitane europee, l’Istituto europeo per l’Innovazione e la Tecnologia (EIT) vuole rispondere alle sfide cruciali della rivoluzione elettrica e stimolare innovazioni tangibili per costruire un mondo sostenibile riunendo i settori dell’istruzione, della ricerca e delle imprese.
Il 40% del totale di emissione di CO2 dipende da logistica e traffico
Il progetto EIT sottolinea che il 70% dei cittadini europei vive in aree urbane, in cui il 40% del totale di emissione di CO2 dipende da logistica e traffico, la cui congestione costa 100 miliardi di euro all’anno pari all’1% del Pil dell’Ue. Necessario quindi superare il vecchio modello di mobilità semplice e non sostenibile per creare una società in cui logistica e traffico sono gestiti in maniera intelligente.
Una società in cui in cui il trasporto merci è efficiente dal punto di vista ambientale, le persone utilizzano mezzi di trasporto (pubblico) elettrici ed efficienti, condivisi o individuali anche su richiesta e non si preoccupano della qualità dell’aria, degli ingorghi stradali e dei parcheggi. Dove le città offrono più spazi per camminare, giocare e godersi la vita.
Questo l’obiettivo del programma Urban Mobility che mira ad un’Europa diversa nei prossimi 15 anni.
Urban Mobility: Cinque hub, 48 partner
Urban Mobility – Mobilità per spazi urbani vivibili – è un consorzio di 48 partner provenienti da 15 paesi diversi, tra cui: le città di Copenaghen, Eindhoven, Praga e Istanbul; il Politecnico della Catalogna, l’Istituto Tecnologico di Israele, SEAT, l’École polytechnique fédérale de Lausanne, e Volkswagen Truck & Bus. Per l’Italia è presente Enea.
Si articola su 5 hub di innovazione a Copenhagen, Barcellona, Praga, Monaco e Helmond e parte con una sovvenzione europea iniziale di 4 milioni di euro, che saranno 80 a pieno regime, finanziati nell’ambio del programma Horizon 2020.
Il suo scopo è quello di promuovere progetti co-finanziati da privati e aziende.