30/07/2021
I sensori intelligenti di localizzazione e tracciabilità delle merci segnano il futuro della logistica
I sensori intelligenti, insieme alle altre tecnologie digitali e interconnesse, stanno traghettando anche le aziende logistiche in quella che è stata definita la “quarta rivoluzione industriale”.
Come dimostrato dalla Ricerca dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” del Politecnico di Milano, il Covid-19 ha messo in moto la macchina dell’innovazione. Il 50% dei manager della logistica intervistati nel 2020 ha indicato tra le priorità l’introduzione di soluzioni per la digitalizzazione dei processi e gli smart sensor rientrano a pieno titolo tra le tecnologie di punta per ottimizzare le performance.
Sensori intelligenti: cosa sono e a cosa servono
Gli smart sensor sono dispositivi di nuova generazione che operano in maniera intelligente. Elaborano informazioni e le inviano in cloud per condividerle con macchine e data scientist.
Merci, macchine, mezzi e tutte le persone coinvolte nei processi logistici grazie ai sensori intelligenti possono così comunicare tra loro, ma anche generare dati, la cui interpretazione tramite piattaforme di analisi consente di migliorare tempi e processi, correggere errori ed inefficienze e fare previsioni.
In logistica i sensori intelligenti vengono utilizzati in magazzino per rilevare la posizione esatta di shuttle e di altri mezzi mobili, per localizzare singoli oggetti o interi pallet e per identificare i prodotti tramite lettura dei codici a barre o tag RFID.
Possono essere utili anche nel controllo qualità e nelle fasi di carico e di scarico merci per verificare, ad esempio, l’integrità dei pallet movimentati, assicurare la completezza del carico o favorire un intervento in caso di danneggiamento della merce.
La catena di generazione del valore basata su dati, interconnessa e completamente autonoma, anche nella logistica, rappresenta dunque il massimo grado di innovazione tecnologica. E al contrario di quanto si pensi la sensoristica intelligente, unita all’intero processo di automazione della logistica, non porterà ad una sostituzione dell’uomo, ma ad un upgrade del suo intervento, che consisterà sempre di più in mansioni di controllo e programmazione.