29/09/2017
Ancora troppo pochi i siti E-commerce che adempiono alla normativa RAEE
Si è tenuto lo scorso 13 Settembre a Bruxelles il Seminario “Responsabilità estesa del produttore e impatto delle vendite online – la sfida dei free-rider”, organizzato da WEEE Forum ed Eucolight due grandi associazioni europee delle organizzazioni di responsabilità estesa dei Produttori (EPR) di AEE.
Oltre 80 delegati di 12 paesi europei si sono incontrati per discutere su come affrontare il problema E-commerce e RAEE. Continua, infatti, a crescere il numero di piattaforme di vendita online di AEE in tutta Europa che non adempiono agli obblighi della normativa RAEE.
E-Commerce e RAEE: come risolvere il problema del freeriding?
Il freeriding online rappresenta all’incirca il 5-10% di tutte le vendite. Ciò significa che ci sono ancora troppi operatori del commercio elettronico che non si registrano negli appositi Registri AEE (Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) nazionali, che non dichiarano il loro immesso sul mercato e che non aderiscono ad alcun sistema di gestione dei Rifiuti Elettrici ed Elettronici (RAEE).
Basta pensare che in Italia, secondo l’ultima ricerca Netcomm e consorzio Remedia su e-commerce e RAEE del 2015, solo il 9,3% del campione di e-shop preso in esame offriva un servizio di raccolta delle apparecchiature elettriche ed elettroniche usate secondo la modalità del ritiro “uno contro uno” gratuito stabilito dalle norme del D.Lgs. 49/2014.
Durante il seminario sono emersi due punti chiave che i responsabili politici europei e gli Stati Membri dovrebbero tenere in seria considerazione sul tema E-commerce e RAEE ai fini di soluzioni adeguate adottabili in modo omogeneo e condiviso:
- sia chi vende online che i centri di distribuzione dovrebbero assumersi gli obblighi e le responsabilità del “produttore” in base alla direttiva RAEE, per il prodotto venduto, o stoccato a magazzino, per conto di società (anche extra europee) non regolarmente registrate nell’apposito registro AEE;
- dovrebbero essere adeguatamente definite delle responsabilità per una figura come quella del Rappresentante Autorizzato (AR).
Nel corso del seminario si è inoltre giunti ad una serie di altre conclusioni: l’elevata presenza di free-rider crea posizioni di svantaggio commerciale per chi adempie agli obblighi di legge. Il problema dovrebbe essere analizzato più approfonditamente per capirne le dimensioni. Una sua soluzione potrebbe derivare da un miglioramento dei codici di comportamento degli operatori online, da una maggiore informazione sui loro obblighi in materia E-commerce e RAEE e da una loro certificazione in base alla conformità del prodotto venduto ai fini di un acquisto consapevole da parte dei consumatori.
Così Danilo Bonato, Direttore Generale di Remedia, ha commentato questo importante incontro: “Avviare una discussione strutturata sulle piattaforme di vendita online e la Responsabilità Estesa del Produttore era fondamentale per il sistema RAEE e siamo lieti di essere parte attiva in questo dialogo, che ci auguriamo conduca alla definizione di condizioni operative trasparenti ed efficaci. A conferma di quanto consideriamo il tema rilevante per lo sviluppo dell’attività di riciclo dei rifiuti e dell’economia circolare, Remedia ha già avviato iniziative specifiche per gli operatori e-commerce e dedicato ampio spazio alla Responsabilità Estesa del Produttore nel nostro Green Economy Report di quest’anno”.