12/07/2018

Smart Road, il progetto parte da Torino

La digital transformation pronta a rivoluzionare la mobilità e a tracciare il futuro della logistica con il primo progetto Smart Road.

Partirà infatti da Torino la sperimentazione delle prime infrastrutture di trasporto intelligenti italiane, dove, come spiega il MIT in una nota, saranno installati e provati: “sistemi tecnologici per la notifica di eventi pericolosi, avvertimento del passaggio di un utente vulnerabile sulle strisce pedonali, suggerimenti ai veicoli per la velocità consigliata in modo da ottenere il verde semaforico, servizi di parcheggio autonomo, applicazioni per la logistica urbana e per il carico/scarico merci.”

Obiettivi del progetto Smart Road

Il progetto Smart Road intende unire infrastrutture stradali e tecnologiche per agevolare la circolazione di informazioni in real time, snellire il traffico e rendere sempre più agevole la circolazione di auto e veicoli commerciali anche a guida autonoma.

Gli obiettivi dunque sono quelli di migliorare la sicurezza delle strade e dei trasporti, la customer experience degli automobilisti, e contribuire alla riduzione del 20% di emissioni entro il 2020. Oltre che inserirsi nel mercato globale dei veicoli connessi, che oggi si aggira intorno ai 40 miliardi di euro.

 IoT e droni: Smart Road verso Internet-of-Road

Questa sperimentazione porterà le Smart Road verso l’Internet-of-Road, ovvero verso l’introduzione di droni in grado di fornire supporto di primo soccorso e pali di rilevamento che possono inviare informazioni utili “sia ai conducenti di oggi, che ai veicoli di domani”. Come spiega Carlo Ratti che collabora con Anas al progetto per il programma Smart Highway, che riguarda più di 2.500 chilometri di strade e autostrade:

“Stiamo vivendo un momento di cambiamenti epocali nel campo della mobilità. …Il prossimo passo sarà quello di raggruppare questi dati con le informazioni già raccolte dalle singole auto, in uno scenario ‘Internet-of-Roads’ che ci renderà pronti per l’altra svolta rivoluzionaria che è probabile che accada nel prossimo decennio: l’arrivo di veicoli a guida autonoma”.